Lavare i denti al gatto: come fare?
Perché lavare i denti al gatto?
Conosciamo i felini per essere animali fieri, selvatici, indomiti e amanti della libertà, gelosi dei loro spazi e della loro pulizia. Dunque a qualcuno può suonare strana l'idea di ripulire i denti al gatto. Eppure, si tratta di un processo piuttosto importante per il suo benessere.
Il tartaro, ad esempio, è nocivo per il gatto esattamente quanto lo sia per l'uomo e può essere portatore di infezioni fastidiose che è bene prevenire. Ogni veterinario è a conoscenza di queste possibili insorgenze e può informarci accuratamente su quale sia l'utilità di una corretta igiene orale per l'animale.
In che modo lavare i denti al gatto?
I metodi più efficaci per prendersi cura dei denti del nostro amico a quattro zampe sono due. Il primo, il più complesso ed efficace, è quello di procurarsi un apposito dentifricio - se ne trovano in commercio di dedicati appositamente ai gatti, occorre però rivolgersi a rivenditori specializzati - e strofinarlo sui denti dell'animale tramite spazzolamento.
Evitiamo assolutamente di usare dentifricio per gli umani: non solo non lo gradirà come sapore ma correremo il rischio di creargli un grave problema allo stomaco. I felini, infatti, non tollerano xilitolo e altre sostanze con cui si creano i dentifrici che usiamo dopo i pasti. È però chiaro che un gatto non sarà immediatamente felice di farsi strofinare qualcosa sui denti e avrà bisogno di tempo per abituarsi all'operazione e - soprattutto - accettarla di buon grado.
Per strofinare la sostanza sui denti si può usare uno spazzolino a setole morbide o - più indicato - uno speciale ditale di gomma ruvida da infilare sul pollice, tramite il quale procedere alla pulizia dei denti.
Il secondo metodo, più rapido, è indicato per quei gatti che odiano lo spazzolino tanto da renderci impossibile l'operazione di pulizia. Lavare i denti a questi felini può diventare una tortura, una vera e propria sofferenza per l'animale. Si può però sopperire a questa problematica utilizzando uno speciale dentifricio, differente dal precedente - disponibile in commercio su accurata ricerca - a effetto rapido e autonomo, per così dire. Basterà metterne un po sulle dita e passarle sui denti del micio. Fine. Il prodotto agirà senza ulteriori necessità di spazzolamento o supervisione.
Quanto è importante lavare i denti?
Il tartaro può essere davvero fastidioso, non sottovalutiamolo. Parliamo di quella patina morbida e giallastra che si forma quando i sali della saliva e il rimasuglio del cibo si uniscono in bocca. Esso irrita le gengive ed è focolaio di infezione.
La bocca e le gengive del gatto dovrebbero essere sempre rosa, a indicare che il sangue sta circolando regolarmente e che nei globuli rossi è presente la corretta quantità di ossigeno. Attenzione a colorazioni diverse, poiché sono indice di malessere: itterizia e disturbi del fegato (gengiva gialla), sangue in bocca e possibile avvelenamento (rossa), anemia, emorragia o addirittura stato di shock (bianca o rosa troppo pallido).
È inoltre possibile che un cattivo odore dell'alito del gatto, associato a gengive che mostrano colorazioni desuete, possa indicare problemi intestinali. È sempre consigliabile consultare un veterinario in questi casi, naturalmente, ma si può cominciare a curare l'igiene orale del gatto, lavando i suoi denti, anche in situazioni normali, senza alcun segnale d'allarme. Molti potenziali problemi saranno evitati in questo modo e la salute del micio ne guadagnerà molto.
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