Allattare i gatti cuccioli: allattamento naturale e artificiale
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Allattare i gatti cuccioli, una pratica a volte necessaria per la loro sopravvivenza. Può capitare, infatti, di trovarsi a che fare con gattini appena nati e abbandonati o che non si attaccano alle mammelle di mamma gatta. In questi casi possiamo cercare una balia, cioè una gatta che possa allattare comunque i piccoli, avendo partorito da poco, ma non è sempre così facile.
Allattare i gatti cuccioli, una pratica salva vita
Quando dobbiamo occuparci di sostentare dei gatti cuccioli, sapere come allattare diventa fondamentale. Nel caso di un gattino appena nato che non si attacca alle mammelle della mamma, dobbiamo fornirgli del latte felino entro le prime sedici ore di vita. La regola più importante in assoluto è quella di non lasciare mai i gattini senza latte nelle prime ore di vita, poiché potrebbero divenire più soggetti a deficit immunitari e problemi di salute.
Allattare i gatti cuccioli con latte artificiale
Come facciamo a reperire latte di gatta, se non abbiamo balie? In questo caso possiamo ripiegare sul latte artificiale, che si trova in commercio sottoforma di polvere o liquido in prodotti specificatamente formulati per i gatti cuccioli. Non bisogna mai allattare i piccoli con latte di mucca o altri tipi di latte, pena gravi disturbi gastrointestinali che potrebbero persino portarli alla morte.
La temperatura del latte artificiale deve essere di circa 30 gradi, per somministrarlo dobbiamo usare un apposito biberon per cuccioli che possiamo trovare nei negozi per animali. Come per i neonati umani, prima di utilizzare il dispositivo dobbiamo sterilizzarlo facendolo bollire prima di ogni poppata. Se la situazione è emergenziale e il tempo stringe, possiamo anche optare per una siringa senza ago e allattare così i gattini.
Quanto spesso allattare i gatti cuccioli?
Le tempistiche sono molto importanti quando abbiamo a che fare con gatti cuccioli da allattare. Se i piccoli sono nati da poche settimane le poppate saranno numerose e frequenti, con una media di una ogni due o tre ore, anche di notte, per un totale di sette od otto volte al giorno. Dopodiché passeremo a cinque o sei volte al giorno.
Se abbiamo a che fare con un micino abbandonato o allontanato dalla madre appena nato, dovremo allattarlo artificialmente per almeno un mese. Lo svezzamento con pappe per cuccioli andrà fatto dopo circa due mesi di vita, ma è sempre meglio chiedere consiglio ad un veterinario per evitare di interrompere l'allattamento artificiale prematuramente.
La tecnica di allattamento
Per allattare dobbiamo tenere il gattino dritto, con la testa fra pollice e indice. Perché bisogna fare così? Per evitare che soffochi, cosa che potrebbe accadere tenendolo sdraiato a pancia in sù. Se il cucciolo non si abbevera, lasciamo uscire qualche goccia di latte dal biberon in modo che possa attrarlo.
L'ambiente di allattamento deve essere sempre caldo, così come quello in cui vive il piccolo, poiché i gattini sono molto sensibili agli sbalzi termici e la loro temperatura corporea si abbassa molto facilmente. Cosa fare dopo la poppata? Dobbiamo comportarci come mamma gatta in natura, stimolando la zona ano-genitale del gattino usando un panno soffice o del cotone inumidito e massaggiando la pancia per stimolare l'atto digestivo.
Una volta svezzato il gattino, affidiamoci ad un veterinario per somministrargli un'alimentazione bilanciata, alla quale potremo aggiungere alimenti complementari naturali per il supporto delle sue difese immunitarie, così come per l'apporto di importanti vitamine e per la crescita delle sue ossa.
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